Necropoli Etrusche

A circa 6 Km da Corciano, nei pressi di San Mariano, vi è un’area archeologica comprendente due necropoli databili al periodo ellenistico (III-I secolo a. C.), poste a breve distanza l’una dall’altra e pertanto facenti parte, in antico, di un’unica grande area sepolcrale. Dai nomi dei rispettivi luoghi di ubicazione, sono denominate Necropoli etrusca di Strozzacapponi e Necropoli etrusca di Fosso Rigo. In età ellenistica, non lontano dai luoghi di sepoltura, è ipotizzabile la presenza di un grande villaggio, purtroppo non individuato perché costituito da capanne o comunque da abitazioni costruite con materiali che non hanno resistito al tempo, abitato da agricoltori e da artigiani del travertino, materiale molto utilizzato dagli etruschi ed estratto dalle cave del luogo.

La necropoli etrusca di Strozzacapponi

Un primo scavo organico si ebbe nel 1963, quando furono rinvenute una ventina di tombe (fine III° – I° sec. a.C.) nel corso dei lavori per l’allargamento della strada che da Strozzacapponi porta ad Ellera. Nel 1996 altri scavi hanno portato al ritrovamento di 35 tombe e all’identificazione di almeno altre dieci, tutte con caratteristiche architettoniche omogenee. La necropoli è realizzata seguendo un disegno organico che si configura come una sorta di piano “urbanistico”: le tombe, a camera ipogea scavata nel banco di travertino locale ed orientate da est a ovest, possiedono un corridoio di accesso di forma trapezoidale, munito di gradini. La Soprintendenza Archeologica per l’Umbria e il Comune di Corciano hanno realizzato una sorta di musealizzazione in loco che consente ai visitatori di avere una corretta visione dell’ambiente originario.

La necropoli etrusca di Fosso Rigo

Poco distante da Strozzacapponi c’è la necropoli di Fosso Rigo, costituita da una serie di tombe a camera scavate nel banco di travertino. La tipologia e la tecnica costruttiva delle tombe sono medesime a quelle di Strozzacapponi; mentre è diversa l’organizzazione degli spazi che in questo caso segue un andamento rettilineo. Le tombe sono state quasi del tutto depredate prima delle campagne di scavo; è stato possibile recuperare solo parte dei corredi, in particolare ceramiche prive di cromia e a vernice nera. Le urne ritrovate sono caratterizzate da semplici decorazioni; i coperchi presentano iscrizioni in caratteri etruschi riferiti al defunto.

Entrambe le necropoli sono temporaneamente chiuse al pubblico.

Top